Sensore per le dispersioni di corrente nelle stazioni di ricarica

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Sensore per le dispersioni di corrente nelle stazioni di ricarica
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LEM presenta il CDSR, un nuovo sensore per la misura delle dispersioni di corrente basato sulla sua tecnologia Fluxgate open-loop.

Il CDSR è innovativo, estremamente compatto e sicuro, consentendo ai produttori di ottimizzare la progettazione dell’elettronica dei loro caricabatterie

Con un totale mondiale nel 2019 di soli 7,3 milioni di punti di ricarica per veicoli elettrici, di cui 6,5 milioni privati, la mancanza di un’ampia infrastruttura di ricarica è evidentemente un ostacolo fondamentale alla crescita del mercato globale dei veicoli elettrici.

Per sostenere la massiccia diffusione dei veicoli elettrici, guidata da politiche ambiziose volte a eliminare gradualmente le vendite di veicoli ICE (internal combustion engine), l’infrastruttura di ricarica attuale deve aumentare di tredici volte.

Vista questa attesa forte domanda, i produttori di caricabatterie devono sviluppare soluzioni competitive, convenienti e in grado di essere industrializzate ad alti volumi.

Oltre ad essere facili da installare per l’utente finale, devono anche soddisfare molti criteri standard, sia per la sicurezza che per la robustezza del prodotto.

Dal 2016, gli standard IEC e più specificamente IEC 62955 / IEC 62752, richiedono il rilevamento di una corrente Direct Leakage a 6 mA DC per evitare che il Residual Current Device (RCD) Tipo A domestico sia inefficace.

Questo effetto, chiamato “the blinding effect”, si manifesta quando su un EV si sviluppa un guasto di isolamento.

L’architettura EV integra un pacco batteria, alimentato a corrente continua (DC), in grado di generare una dispersione di corrente che a sua volta è in grado di disattivare un RCD domestico.

Per proteggere l’RCD ed evitare la necessità di installare un RCD di tipo B nel pannello elettrico dei proprietari di veicoli elettrici domestici, i caricabatterie degli EV includono un dispositivo per rilevare la dispersione di corrente DC. Questo rilevamento è il ruolo del CDSR.

Il CDSR è stato sviluppato per soddisfare la richiesta di mercato sia una stazione di ricarica residenziale che commerciale, che offra una versione per l’architettura monofase e un’altra per la topologia trifasica.

Con una corrente massima per fase di 32A rms, il CDSR può essere integrato nei caricabatterie AV da 3,7 kW a 22 kW.

Seguendo la tendenza verso l’elettronica digitale, il CDSR fornisce non solo un’uscita di comunicazione analogica, ma anche una SPI (Serial Peripheral Interface), consentendo così un semplice interfacciamento dell’hardware.

Il CDSR funziona da una alimentazione a +3,3 VDC e ha un consumo corrente tipico di soli 50 mA quando misura 150mA come massima corrente residuale primaria.

Il comportamento proporzionale del CDSR garantisce che possa resistere alla deriva dell’alimentatore mantenendo una misurazione stabile dell’uscita.

Estremamente robusto, il CDSR può funzionare all’interno di qualsiasi caricabatterie EV. Ha una temperatura di esercizio compresa tra -40°C e +85°C, può resistere a forze di accelerazione fino a 10G pur mantenendo prestazioni nominali, e ha un altissimo livello di isolamento tra i circuiti primari e di misura, grazie a maggiori distanze di creepage and clearance (13,2 mm).

Progettato per garantire un elevato livello di sicurezza, il CDSR fornisce un segnale di uscita di rilevamento predefinito con un tempo di reazione inferiore a 200μs.

In combinazione con un avvolgimento di prova indipendente, i produttori di caricabatterie possono testare in tempo reale le prestazioni del sensore per garantire la massima sicurezza.

Il CDSR rappresenta un componente essenziale del mondo dell’elettrificazione, rendendo l’infrastruttura di ricarica del futuro più accessibile, più sicura e più affidabile.

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